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Come curare le ragadi

Come curare le ragadi
21 lug 2021

Indice

  1. Curare le ragadi alle mani
  2. Curare le ragadi al seno
  3. Curare le ragadi anali
  4. Prodotti utili

Le ragadi hanno l’aspetto di tagli che non vanno trascurati in quanto, con il passare del tempo, possono aggravarsi, soprattutto nei mesi più freddi dell’anno.

Sono caratterizzate da un forte dolore che consente di distinguerle da altri tipi di screpolature o dalla dermatite da stress. Si possono identificare anche perché sono aggregati di piccole lesioni che, in alcuni casi, sanguinano continuamente e, il dolore forte, porta ad evitare qualsiasi tipo di contatto, al fine di non incrementarlo.

Se non curate, possono agevolare l’azione di batteri e possono portare a infezioni o infiammazioni, che necessitano di un parere del dermatologo e di altre figure mediche.

Curare le ragadi alle mani

I rimedi più sicuri ed efficaci per quando le ragadi si presentano sulle mani, risiedono nell’applicazione di creme emollienti formulate appositamente per il disturbo. Sono efficaci nel ridurre la secchezza e nell’apportare elasticità alla cute; generalmente supportano la guarigione delle ferite e prevengono anche la comparsa di nuove lesioni.

Sono molto efficaci anche i cerotti di urea che idratano e proteggono l’area colpita, oltre a poter essere associati alle creme precedenti.

Curare le ragadi al seno

Per le ragadi al seno, esistono diverse creme adatte per il loro trattamento, specialmente quando è necessaria un'attività cicatrizzante, in presenza di crosticine e screpolature, ad azione rigenerante della cute e lenitiva del dolore. Agiscono elasticizzando la struttura del capezzolo, processo che velocizza i tempi di guarigione.

Ci sono anche pomate che creano un film protettivo sulla cute del capezzolo, che previene la formazione di altre ragadi, riduce il dolore dovuto alle fessurazioni, il prurito e il bruciore, evitando arrossamenti, irritazioni e screpolature.

Come curare le ragadi anali

Alcune ragadi anali guariscono spontaneamente in una o due settimane, soprattutto se le feci sono rese più morbide grazie a una dieta ponderata. Purtroppo possono diventare anche croniche, ma non se ne conoscono le cause.

L'approccio terapeutico per la cura delle ragadi anali può essere medico o chirurgico.

Approccio medico: si fonda sull’adozione di norme igienico-sanitarie, come l'eliminazione dalla alimentazione di spezie e bevande alcoliche, una corretta igiene intima e sull’assunzione di farmaci per regolarizzare e ridurre la contrattura dello sfintere, accostati all’utilizzo di pomate analgesiche.

Approccio chirurgico: ovvero la crioterapia selettiva, un intervento della durata di alcuni minuti, del tutto indolore e basso rischio di complicanze, effettuato tramite l’ausilio di una sonda criogenica, che elimina la lesione.

Prodotti utili

Anonet Liquido

Prodotto adatto per l'igiene ano-genitale, che attenua le sensazioni sgradevoli nelle aree intime particolarmente sensibili, sia del neonato che dell'adulto. Riduce il rischio di irritazione e attenua le sensazioni fastidiose, di bruciori e pruriti.

Connettivina Mani

Crema in preparazione topica a base di Acido Ialuronico 0,2%, indicata per il trattamento locale e temporaneo delle mani molto secche, screpolate, danneggiate, irritate dagli agenti esterni e dal freddo. Favorisce il ripristino del grado di idratazione della pelle e della sua integrità di barriera.

VEA Olio

Indicato in tutte le condizioni di cute secca e arrossata e in caso di screpolature (di labbra, mani, piedi e talloni). Se applicato regolarmente, può svolgere un'azione protettiva e preventiva delle irritazioni cutanee ed è indicato per prevenire la formazione di ragadi al seno in allattamento.

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