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Mal di testa

Mal di testa
21 dic 2021

Indice

  1. Cos'è il mal di testa?
  2. Quali possono essere le cause del mal di testa?
  3. Quali sono i sintomi della cefalea?
  4. Rimedi per il mal di testa

Cos'è il mal di testa?

Il mal di testa - che scientificamente viene chiamato cefalea - è una sensazione di forte oppressione a livello delle tempie. L'emicrania (di cui abbiamo parlato qui) è un sottotipo di mal di testa che si manifesta quando si ha un minore afflusso di sangue nei vasi sanguigni di collo e testa e un maggior afflusso nella testa.

Quali possono essere le cause del mal di testa?

La cefalea può essere causata da vari fattori: se è di tipo tensivo può manifestarsi a causa di infiammazioni o contrazioni muscolari; ciò può verificarsi in presenza di fattori come stress, stanchezza, postura scorretta, sforzi fisici, abuso di fumo o alcool.

Quali sono i sintomi della cefalea?

La cefalea tensiva è la forma di mal di testa più diffusa ed è caratterizzata da una distribuzione del dolore che ricorda una fascia o un casco; a differenza dell'emicrania, l'attività fisica non peggiora la cefalea tensiva ed essa di norma non si accompagna con nausea o vomito. Qualora gli episodi di cefalea fossero particolarmente intensi e dolorosi o frequenti, occorre rivolgersi al proprio medico di fiducia. E' talvolta necessario sottoporsi a esami strumentali come un elettroencefalogramma o una Tac cranica per individuare le cause precise del mal di testa. In questo caso si parla di cefalea secondaria, direttamente originata da una causa specifica, dunque, che scompare con la rimozione di quest'ultima.

Tra le cause della cefalea secondaria possono esserci:

  • nevralgie,
  • ictus,
  • carie
  • infezioni,
  • traumi cranici o cervicali,
  • tumori,
  • disturbi vascolari cranici o cervicali,
  • disturbi psichiatrici

Rimedi per il mal di testa

In caso di mal di testa, è possibile evitare alcuni alimenti che potrebbero accentuarlo. Si tratta di alimenti ricchi di istamina, una sostanza azotata che partecipa in molte reazioni cellulari pro-infiammatorie (tra cui salumi stagionati, formaggi fermentati, spinaci, cibi in scatola, tonno, salmone, sardine, pomodori e carne di maiale) o ricchi di tiramina (tra cui uva, fichi, cavolfiori, fave, patate, caviale, aringhe e molti tipi di formaggio); ancora, alimenti che contengono bisolfiti, che sono di norma aggiunti ai cibi per la loro azione anti-muffa (presenti in vino, birra, aceto, cibi in scatola e bevande analcoliche. Per agire sui sintomi della cefalea tensiva, si può ricorrere a farmaci analgesici e antinfiammatori ma attenzione a non assumerli per periodi superiori a due giorni a settimana.

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