SOFARGEN CREMA 120G 1% è un preparato ad uso topico a base di Sulfadiazina Argentica utile per trattare infezioni batteriche cutanee. In particolare, il principio attivo appartiene alla classe dei sulfamidici, molecola con azione batteriostatica. Ciò implica che l’azione del farmaco non è in grado di distruggere i batteri, quanto di impedirne la crescita. La Sulfadiazina Argentica, infatti, agisce sulla diidropteroato sintetasi, enzima coinvolto nella produzione del DNA batterico.
SOFARGEN CREMA 120G 1%: proprietà, benefici e utilizzi terapeutici
Il preparato possiede proprietà antibatteriche
Per quali patologie è consigliato l’utilizzo di SOFARGEN CREMA 120G 1%:
L’utilizzo di SOFARGEN CREMA 120G 1% è consigliato in caso di:
- Infezioni batteriche cutanee
- Disinfezioni in ustionati di II e III grado
- Trattamento antibatterico in caso di piaghe da decubito
- Affezioni dermatologiche infette
SOFARGEN CREMA 120G 1%: composizione
Principi Attivi: Sulfadiazina Argentica Micronizzata 1 g. Eccipienti: Alcool Stearilico, Isopropile Miristato, Propilenglicole, Polietilenglicolmonostearato, Poliossietilensorbitanmonolaurato, Metil-P-Ossibenzoato, Acqua Distillata.
SOFARGEN CREMA 120G 1%: posologia e modalità di utilizzo
Si consiglia, prima di applicare la crema, di detergere la zona interessata dalle lesioni. Quindi applicare uno strato uniforme per 1 o 2 volte al giorno. Il preparato può essere applicato sia direttamente sulla superficie cutanea interessata sia steso su una garza sterile da applicare sulla lesione. Il trattamento deve continuare senza interruzione fino alla completa cicatrizzazione della lesione.
SOFARGEN CREMA 120G 1%: avvertenze e controindicazioni di utilizzo
Non superare la dose giornaliera raccomandata. Si consiglia di accertarsi di non essere sensibili a costituenti del preparato onde evitare manifestazioni di natura allergica. Il trattamento prolungato potrebbe portare a fenomeni di sensibilizzazione. Il medicamento contiene glicole propilenico, che se usato per trattare vaste zone ustionate può causare iperosmolarità. Pertanto, si richiedere di monitorare continuamente questo parametro. Prestare attenzione in pazienti con casi di insufficienza renale o epatica.