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Ginseng: usi, benefici e controindicazioni

Ginseng: usi, benefici e controindicazioni
19 nov 2020

Il termine ginseng raggruppa diverse specie appartenenti alla famiglia delle Araliaceae.

Storicamente è stato adoperato nella medicina cinese, con una tradizione millenaria, fatta dei più svariati impieghi terapeutici.

Usi

il ginseng veniva utilizzato soprattutto contro l'invecchiamento, i disturbi gastrointestinali e come afrodisiaco e rivitalizzante.

La sua fama e il fascino della sua origine orientale hanno contribuito a farlo diffondere anche in occidente e, ad oggi, gli estratti di ginseng sono presenti in diversi complementi alimentari, in gran parte utilizzati da persone convalescenti, sportivi e anziani.

Benefici

Le proprietà curative del ginseng sono nella radice, la cui particolarità davvero curiosa riguarda l’aspetto esteriore che tende ad avere una forma simile al corpo umano in cui si distinguono i tratti principali, il busto e gli arti.

Le sue diverse virtù e proprietà sono dovute al complesso vitaminico, dagli oli essenziali e dai polisaccaridi, che stimolano la capacità del corpo di affrontare allo stress, rafforzando il sistema immunitario e nervoso e migliorando le prestazioni fisiche e mentali.

Inoltre, supporta il rilascio di ACTH, un ormone che, a sua volta, stimola la liberazione di cortisolo, noto come “ormone dello stress”, che va a migliorare le difese immunitarie, oltre a sostenere la risposta agli stress psicofisici e stimolare la funzionalità del sistema nervoso centrale.

Controindicazioni

Il consumo ginseng è ritenuto abbastanza sicuro, quando nelle giuste misure, mentre maggiori effetti possono riguardare un consumo eccessivo, che può causare effetti collaterali di tipo nervoso e digestivo. Parliamo però di reazioni che si presentano, come avviene per molti rimedi fitoterapici, in maniera estremamente soggettiva.

Peraltro, gli effetti collaterali legati all'ingestione del ginseng sono relative prevalentemente all'assunzione di dosi molto grandi (15 g di estratto secco).

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