PANACUR 187,5 MG/G PASTA PER USO ORALE PER CANI E GATTI
Indicazioni
Trattamento delle infestazioni da nematodi gastrointestinali in gattini e gatti adulti e in cuccioli e cani adulti. Nei cani inoltre come ausilio nel controllo del protozoo Giardia. Gattini e gatti adulti: infestazione dai seguenti nematodi gastrointestinali: toxocara cati (stadi adulti); ancylostoma tubaeforme (stadi immaturi e adulti). Cuccioli e cani adulti: infestazione dai seguenti parassiti gastrointestinali: toxocara canis (stadi adulti); ancylostoma caninum (stadi adulti); uncinaria stenocephala (stadi immaturi e adulti) e giardia spp.
Principi Attivi
1 g di pasta contiene principio attivo: fenbendazolo 187,5 mg. Eccipienti: metil-4-idrossibenzoato 1,7 mg; propil-4-idrossibenzoato 0,16 mg. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Categoria Farmacoterapeutica
Antielmintici - benzimidazoli e sostanze correlate - fenbendazolo.
Panacur deve essere somministrato direttamente nella bocca dopo il pasto, spremendo la pasta dalla siringa sulla base della lingua. Alternativamente, la pasta puo' anche essere miscelata al cibo. Ogni siringa contiene 4,8 g di pasta, equivalenti a 900 mg di fenbendazolo. Per preparare la siringa per il primo utilizzo, rimuovere la punta della siringa e ruotare l'anello dosatore fino a quando il bordo dell'anello rivolto verso la punta si allinea con lo zero (0) sullo stantuffo. Premere lo stantuffo ed eliminare l'eventuale pasta fuoriuscita. La siringa e' pronta per l'uso. Lo stantuffo ha 18 tacche ed ogni unita' corrisponde a 50 mg di fenbendazolo. Determinare il numero di unita' necessarie in base al peso corporeo dell'animale. Ruotare l'anello dello stantuffo sulla tacca corrispondente. Possono essere prelevate massimo 6 dosi di prodotto in un periodo di 28 giorni dopo la prima apertura del confezionamento primario. Per garantire la somministrazione di una dose corretta, il peso corporeo deve essere determinato il piu' accuratamente possibile. Panacur e' adatto all'impiego in animali con peso fino a 6 kg, indipendentemente dalla loro eta'. Se il peso dell'animale supera i 6 kg, e' necessario utilizzare piu' di una siringa. Gatti adulti: la dose e' di 75 mg di fenbendazolo/kg peso corporeo (p.c.)/die per due giorni consecutivi. La dose giornaliera per 2 kg p.c. corrisponde a 3 tacche sullo stantuffo. Il programma di trattamento risultante e' il seguente: fino a 2 kg p.c. 3 tacche della siringa al giorno per 2 giorni; da 2,1 a 4 kg p.c. 6 tacche della siringa al giorno per 2 giorni; da 4,1 a 6 kg p.c. 9 tacche della siringa al giorno per 2 giorni; ecc. Cuccioli di cane e gatto e cani adulti: la dose e' di 50 mg di fenbendazolo/kg p.c./die per tre giorni consecutivi. Il programma di trattamento e' il seguente: da 1,0 a 2 kg p.c. 2 tacche della siringa al giorno per 3 giorni; da 2,1 a 3 kg p.c. 3 tacche della siringa al giorno per 3 giorni; da 3,1 a 4 kg p.c. 4 tacche della siringa al giorno per 3 giorni; da 4,1 a 5 kg p.c. 5 tacche della siringa al giorno per 3 giorni; da 5,1 a 6 kg p.c. 6 tacche della siringa al giorno per 3 giorni; ecc. In particolare, in condizioni di elevata infestazione, l'eliminazione di Ancylostoma tubaeforme in gatti adulti, di Giardia spp. nei cani e degli ascaridi specialmente in cuccioli di cane e gatto, in singoli casi puo' essere incompleta e, pertanto, persiste un potenziale rischio di infestazione per l'uomo. Percio', dovrebbe essere effettuato un esame delle feci e in base ai risultati, se necessario, dovrebbe essere praticato un altro trattamento, secondo il giudizio del veterinario.
Avvertenze
Per entrambe le specie animali, al fine di ottenere un efficace controllo dei nematodi gastrointestinali e della giardiasi nei cani, il trattamento dovrebbe essere effettuato in base all'esito dell'esame parassitologico delle feci. Bisogna prestare attenzione ad evitare le pratiche seguenti che possono aumentare il rischio di sviluppo di resistenza e potrebbero in ultimo determinare l'inefficacia del trattamento: impiego troppo frequente e ripetuto di antielmintici della stessa classe, per un periodo di tempo troppo lungo. Sottodosaggio del prodotto, che puo' essere dovuto ad una sottostima del peso corporeo dell'animale, ad una somministrazione errata del medicinale veterinario oppure a perdita della calibrazione del dosatore. Per contribuire a ritardare lo sviluppo di resistenza, si consiglia agli utilizzatori di verificare il successo del trattamento (controllando ad esempio l'aspetto clinico, il conteggio delle uova nelle feci). I casi clinici sospetti di resistenza agli antielmintici devono essere ulteriormente approfonditi utilizzando test appropriati (ad esempio Faecal Egg Count Reduction Tests = test di riduzione del conteggio delle uova nelle feci). Nel caso in cui i risultati del(i) test indichino in maniera evidente una resistenza ad un particolare antielmintico, si deve impiegare un antielmintico appartenente ad un'altra classe farmacologica e con diverso meccanismo d'azione. Precauzioni speciali che devono essere adottate dalla persona che somministra il medicinale veterinario agli animali: evitare il contatto con la cute, gli occhi e le mucose. In caso di contatto con la cute e/o gli occhi, sciacquare immediatamente con abbondante acqua. Lavare le mani dopo l'uso. Non mangiare, bere o fumare durante la somministrazione. I benzimidazoli possiedono un ampio margine di sicurezza. Non sono noti sintomi specifici di sovradosaggio. Non sono richieste azioni specifiche. Incompatibilita' principali: non applicabile.
Conservazione
Non conservare ad una temperatura superiore ai 25 gradi C. Periodo di validita' del medicinale veterinario confezionato per la vendita: 2 anni. Periodo di validita' dopo prima apertura del confezionamento primario: 28 giorni.
Interazioni
Nessuna conosciuta.
Controindicazioni
Non usare in casi di ipersensibilita' al principio attivo o ad uno degli eccipienti.
Effetti indesiderati
Leggeri segni gastrointestinali (come vomito e diarrea) possono verificarsi in casi molto rari nei cani e nei gatti. La frequenza delle reazioni avverse e' definita usando le seguenti convenzioni: molto comuni (piu' di 1 su 10 animali trattati manifesta reazioni avverse); comuni (piu' di 1 ma meno di 10 animali su 100 animali trattati); non comuni (piu' di 1 ma meno di 10 animali su 1.000 animali trattati); rare (piu' di 1 ma meno di 10 animali su 10.000 animali trattati); molto rare (meno di 1 animale su 10.000 animali trattati, incluse le segnalazioni isolate).
Gravidanza
Non utilizzare in cagne gravide fino al trentanovesimo giorno di gravidanza. Panacur puo' essere utilizzato per il trattamento di cagne gravide nel corso dell'ultimo terzo di gravidanza. Tuttavia, poiche' non possono essere completamente esclusi rari casi di effetti teratogenici causati dall'oxfendazolo, metabolita del fenbendazolo, usare solo conformemente alla valutazione del rapporto rischio/beneficio del veterinario responsabile. Non utilizzare in gatte gravide. Il prodotto puo' essere utilizzato in cagne e gatte durante l'allattamento.
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https://www.anticafarmaciaorlandi.it/102796075-msd-animal-health-panacur-os-1sir-187-5mg-g.html102796075PANACUR*OS PASTA 1SIR CANI/GAT<h3>Denominazione</h3>
PANACUR 187,5 MG/G PASTA PER USO ORALE PER CANI E GATTI
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<h3>Indicazioni</h3>
Trattamento delle infestazioni da nematodi gastrointestinali in gattini e gatti adulti e in cuccioli e cani adulti. Nei cani inoltre come ausilio nel controllo del protozoo Giardia. Gattini e gatti adulti: infestazione dai seguenti nematodi gastrointestinali: toxocara cati (stadi adulti); ancylostoma tubaeforme (stadi immaturi e adulti). Cuccioli e cani adulti: infestazione dai seguenti parassiti gastrointestinali: toxocara canis (stadi adulti); ancylostoma caninum (stadi adulti); uncinaria stenocephala (stadi immaturi e adulti) e giardia spp.
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<h3>Principi Attivi</h3>
1 g di pasta contiene principio attivo: fenbendazolo 187,5 mg. Eccipienti: metil-4-idrossibenzoato 1,7 mg; propil-4-idrossibenzoato 0,16 mg. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
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<h3>Categoria Farmacoterapeutica</h3>
Antielmintici - benzimidazoli e sostanze correlate - fenbendazolo.
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<h3>Eccipienti</h3>
Metil paraidrossibenzoato, propil paraidrossibenzoato, carbopol 980, glicole propilenico, glicerolo (85%), sorbitolo, liquido, sodio idrossido, acqua, depurata.
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<h3>Posologia</h3>
Panacur deve essere somministrato direttamente nella bocca dopo il pasto, spremendo la pasta dalla siringa sulla base della lingua. Alternativamente, la pasta puo' anche essere miscelata al cibo. Ogni siringa contiene 4,8 g di pasta, equivalenti a 900 mg di fenbendazolo. Per preparare la siringa per il primo utilizzo, rimuovere la punta della siringa e ruotare l'anello dosatore fino a quando il bordo dell'anello rivolto verso la punta si allinea con lo zero (0) sullo stantuffo. Premere lo stantuffo ed eliminare l'eventuale pasta fuoriuscita. La siringa e' pronta per l'uso. Lo stantuffo ha 18 tacche ed ogni unita' corrisponde a 50 mg di fenbendazolo. Determinare il numero di unita' necessarie in base al peso corporeo dell'animale. Ruotare l'anello dello stantuffo sulla tacca corrispondente. Possono essere prelevate massimo 6 dosi di prodotto in un periodo di 28 giorni dopo la prima apertura del confezionamento primario. Per garantire la somministrazione di una dose corretta, il peso corporeo deve essere determinato il piu' accuratamente possibile. Panacur e' adatto all'impiego in animali con peso fino a 6 kg, indipendentemente dalla loro eta'. Se il peso dell'animale supera i 6 kg, e' necessario utilizzare piu' di una siringa. Gatti adulti: la dose e' di 75 mg di fenbendazolo/kg peso corporeo (p.c.)/die per due giorni consecutivi. La dose giornaliera per 2 kg p.c. corrisponde a 3 tacche sullo stantuffo. Il programma di trattamento risultante e' il seguente: fino a 2 kg p.c. 3 tacche della siringa al giorno per 2 giorni; da 2,1 a 4 kg p.c. 6 tacche della siringa al giorno per 2 giorni; da 4,1 a 6 kg p.c. 9 tacche della siringa al giorno per 2 giorni; ecc. Cuccioli di cane e gatto e cani adulti: la dose e' di 50 mg di fenbendazolo/kg p.c./die per tre giorni consecutivi. Il programma di trattamento e' il seguente: da 1,0 a 2 kg p.c. 2 tacche della siringa al giorno per 3 giorni; da 2,1 a 3 kg p.c. 3 tacche della siringa al giorno per 3 giorni; da 3,1 a 4 kg p.c. 4 tacche della siringa al giorno per 3 giorni; da 4,1 a 5 kg p.c. 5 tacche della siringa al giorno per 3 giorni; da 5,1 a 6 kg p.c. 6 tacche della siringa al giorno per 3 giorni; ecc. In particolare, in condizioni di elevata infestazione, l'eliminazione di Ancylostoma tubaeforme in gatti adulti, di Giardia spp. nei cani e degli ascaridi specialmente in cuccioli di cane e gatto, in singoli casi puo' essere incompleta e, pertanto, persiste un potenziale rischio di infestazione per l'uomo. Percio', dovrebbe essere effettuato un esame delle feci e in base ai risultati, se necessario, dovrebbe essere praticato un altro trattamento, secondo il giudizio del veterinario.
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<h3>Avvertenze</h3>
Per entrambe le specie animali, al fine di ottenere un efficace controllo dei nematodi gastrointestinali e della giardiasi nei cani, il trattamento dovrebbe essere effettuato in base all'esito dell'esame parassitologico delle feci. Bisogna prestare attenzione ad evitare le pratiche seguenti che possono aumentare il rischio di sviluppo di resistenza e potrebbero in ultimo determinare l'inefficacia del trattamento: impiego troppo frequente e ripetuto di antielmintici della stessa classe, per un periodo di tempo troppo lungo. Sottodosaggio del prodotto, che puo' essere dovuto ad una sottostima del peso corporeo dell'animale, ad una somministrazione errata del medicinale veterinario oppure a perdita della calibrazione del dosatore. Per contribuire a ritardare lo sviluppo di resistenza, si consiglia agli utilizzatori di verificare il successo del trattamento (controllando ad esempio l'aspetto clinico, il conteggio delle uova nelle feci). I casi clinici sospetti di resistenza agli antielmintici devono essere ulteriormente approfonditi utilizzando test appropriati (ad esempio Faecal Egg Count Reduction Tests = test di riduzione del conteggio delle uova nelle feci). Nel caso in cui i risultati del(i) test indichino in maniera evidente una resistenza ad un particolare antielmintico, si deve impiegare un antielmintico appartenente ad un'altra classe farmacologica e con diverso meccanismo d'azione. Precauzioni speciali che devono essere adottate dalla persona che somministra il medicinale veterinario agli animali: evitare il contatto con la cute, gli occhi e le mucose. In caso di contatto con la cute e/o gli occhi, sciacquare immediatamente con abbondante acqua. Lavare le mani dopo l'uso. Non mangiare, bere o fumare durante la somministrazione. I benzimidazoli possiedono un ampio margine di sicurezza. Non sono noti sintomi specifici di sovradosaggio. Non sono richieste azioni specifiche. Incompatibilita' principali: non applicabile.
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<h3>Conservazione</h3>
Non conservare ad una temperatura superiore ai 25 gradi C. Periodo di validita' del medicinale veterinario confezionato per la vendita: 2 anni. Periodo di validita' dopo prima apertura del confezionamento primario: 28 giorni.
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<h3>Interazioni</h3>
Nessuna conosciuta.
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<h3>Controindicazioni</h3>
Non usare in casi di ipersensibilita' al principio attivo o ad uno degli eccipienti.
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<h3>Effetti indesiderati</h3>
Leggeri segni gastrointestinali (come vomito e diarrea) possono verificarsi in casi molto rari nei cani e nei gatti. La frequenza delle reazioni avverse e' definita usando le seguenti convenzioni: molto comuni (piu' di 1 su 10 animali trattati manifesta reazioni avverse); comuni (piu' di 1 ma meno di 10 animali su 100 animali trattati); non comuni (piu' di 1 ma meno di 10 animali su 1.000 animali trattati); rare (piu' di 1 ma meno di 10 animali su 10.000 animali trattati); molto rare (meno di 1 animale su 10.000 animali trattati, incluse le segnalazioni isolate).
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<h3>Gravidanza</h3>
Non utilizzare in cagne gravide fino al trentanovesimo giorno di gravidanza. Panacur puo' essere utilizzato per il trattamento di cagne gravide nel corso dell'ultimo terzo di gravidanza. Tuttavia, poiche' non possono essere completamente esclusi rari casi di effetti teratogenici causati dall'oxfendazolo, metabolita del fenbendazolo, usare solo conformemente alla valutazione del rapporto rischio/beneficio del veterinario responsabile. Non utilizzare in gatte gravide. Il prodotto puo' essere utilizzato in cagne e gatte durante l'allattamento.
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