L’Agnocasto, anche conosciuto come “falso pepe”, è una pianta utilizzata a scopi medicinali. Ad essere impiegati, principalmente, sia i frutti che i semi. L’agnocasto è capace di influenzare i livelli di molti ormoni coinvolti nel ciclo riproduttivo femminile, ma ha anche proprietà antispasmodiche e toniche.
La pianta ha una lunga tradizione storica: era conosciuta sia dai romani che dai greci in quanto anafrodisiaca. Durante il Medioevo la tradizione della sua coltura è stata portata avanti da monaci che la usavano, per l’appunto, anche come pepe.
Nella prima accezione, in genere, l’agnocasto viene utilizzato in caso di sindrome premestruale, sintomi della menopausa, irregolarità del ciclo mestruale, cisti al seno. Inoltre in fase di gravidanza si usa per controllare le emorragie ed aiutare l’espulsione della placenta dopo il parto. Ecco perché molti integratori utilizzano estratti di agnocasto. La pianta viene anche suggerita per curare l’acne giovanile e ritenzione idrica.
Per preparare la tisana a partire da frutti di agnocasto bisogna disciogliere un cucchiaino di 200 ml di acqua bollente (ovvero un comune bicchiere d’acqua). Bisogna assumere una tazza al giorno, indifferentemente dall’orario dei pasti, possibilmente per periodi ristretti.
L’assunzione di agnocasto potrebbe essere controindicata se si assume pillola anticoncezionale o medicinali a base di estrogeni, antipsicotici, metoclopramide ed antagonisti della dopamina. Inoltre è sconsigliata l’assunzione se già si soffre di particolare scompensi ormonali e patologie come Morbo di Parkinson, schizofrenia e psicosi. Inoltre non sono noti studi sull’assunzione dell’agnocasto durante la gravidanza. Ecco perché si consiglia sempre di rivolgersi al proprio medico curante per ogni informazione e per avere un consulto specialistico.
La pianta è conosciuta anche con i nomi di Vitex agnus castus Kurz, Chaste tree, Arbol casto, Sauzgatillo.